26 gennaio 2007

puerto escondido

Ciao Gatti!!!!
Qui in gatti in stereo....perche' mica si riesce sempre a trovare il tempo per scrivere...sapete!
Ora siamo in "pausa" sulle magnifiche spiagge di puerto escondido...non ci manca proprio nulla...sole, mare, frutta e verdura fresca....qui ci sono 30 gradi e nemmeno umidita in questo periodo!!! insomma si sta benone...qualche botta quando le onde ti portano verso riva con un po' piu' di forza...ma si sta dove l'acqua e' talmente bassa che l'unica cosa che ci tocca e' la sabbia!
Ieri abbiamo visto il primo tramonto sul pacifico....magnifico....e quando il sole e' entrato tutto sotto la linea del mare...beh, e' arrivata un'onda che ci ha travolto...peccato che eravamo in mezzo alla spaiggia seduti sull'ascigamano!!!!!!!!!!!!!
siamo tornati tutti inzuppati di sabbia, sigh! ma anche questo e' il pacifico....e ancora ci stiamo chiedendo perche' mai lo hanno chiamato cosi'...perche`di pacifico non ha proprio nulla!!!!! Anche se, dopo aver fatto il bagno qui, anche gato negro ha detto che e' piu divertente del mediterraneo!!!!!
Con il caldo...vivere diventa piu semplice, basta una zanzariera, un'amaca e un ventilatore...e si sta benone!!! altro che il freddo gennaio italico!
Siamo in un posticino tranquillo gestito da un gato chilango (del DF) che, fuggito dal rumore della citta' si e' costruito il suo angolino di pace quaggiu....ma anche questa e' un altra storia che vi racconterremo....
Negli ultimi giorni non vi abbiamo piu' scritto...ma ne abbiamo viste di cose!
Abbiamo conosciuto gente, percorso tanti chimometri, preso autobus che si sono rotti, aspettato per ore sotto il sole che spostassero un camion che si era scontrato con un pulman...siamo andati a vedere citta nascoste sotto la sabbia con le loro meravigliose decorazioni che si vedono ancora...e fatto il bagno in mezzo ai cactus guardando una valle...come fossimo sul set di un film!
poi su e giu per montagne polverose tra cactus e deserto, in pulman e macchine che non si capisce come stiano ancora insieme!!! eh, si...ma c'e' bisogno di tempo e qui la siesta chiama...anche perche' il sole tramonta alle 18.20 e quindi il pomeriggio e' corto!!!!
Comunque vi racconteremo tutto...piano piano, qui la fretta non esiste e tutto ti ricorda che "la prisa mata"...intanto il gato negro e' andato a preparare le fragole e l'ananas per pranzo...e io corro a raggiungerlo prima che la fame prenda il sopravvento....
vi salutiamo da questo posto meraviglioso, oggi pomeriggio salteremo le onde per tutti voi...e prometto che troveremo anche il tempo per scrivere....

Hasta pronto gatitos....aqui la vida es maravillosa...y hasta cuando se puede....aqui estamos!!!!

per los gatos libres...y morenos
la vostra super-in-forma GATA GORDA!!!!



PS: 14.00 e' l'ora e' del Mexico

19 gennaio 2007

Oaxaca, Monte Alban

Ciao Gatti, non posso mettere la mia immaginina perche ho pochissimo tempo...e non la carica...sarà perchè è troppo pesante????
Stamani siamo stati a Monte Alban...una delle citta del mesoamerica più importanti dal 400 ac al 1500 dc...uno spettacolo e appena la tecnologia ce lo permetterà metteremo anche qualche foto!
Ci siamo anche mangiati le meravigliose quesadillas e sincronizadas...tortlilla con formaggio fuso le prime, tortille con formaggio e prosciutto le seconde...e ora andiamo a fare la siesta!
si perche qui ora fa caldissimo ed è uno spettacolo stare a letto un oretta co iol caldo che entra nelle ossa...e alle 4 si esce. La notte fa un freddo...che non vi potete immaginare, ma ci scaldiamo tra noi....jajaja
ho anche adottato un gattino malmesso che abbiamo trovato all'ostello...altro che il mio fortunatissimo figlio grassotello...gli ho dovuto comprare un sacchetto di crocchette...e ora è sempre li davanti alla nostra stanzetta...una meraviglia della tecnologia povera, la nostra stanza...un piccolo prefabbricatino al secondo piano di un patio coloratissimo e pieno di piante...anche di quello faremo un fotina, magari con gattino...però ora il tempo finisce e devo caricare questo post...
un abbraccio a tutti
la gata gorda

PS: l'ora e' di Mexico City

Monte Alban: capitale zapoteca

Siamo da poco tornati da Monte Alban, l'antica capitale zapoteza che significa montagna bianca.

Su di un promontorio di 1936 metri e a pochi minuti della città si staglia questo suggestivo sito archeologico, e dal quale si gode di una ottima vista di tutta la valles centrales.

Il sito fondato nel 500 a.c dagli zapotechi, fu l'antico centro culturale, politico ed economico del sud-ovest messica. Questo sino all'inizio del 1500. In cui venne abbandonato, misteriosamente, dagli zapotechi; i quali si spostarono in altre cittadine della valle.

Ma terminata la parte archeologica, siamo andati a rinfocillarci nella "nostra" posada di fiducia.

Sincronizadas e quesadillas ci hanno accompagnato nel percorso gastronomico.

Domani dovremo andare a Mitla, altro centro zapoteco.

La città ieri sera sembrava piú presidiata del solito. Brutte facce in borghese giravano per lo zocalo.
Ora vi lascio, qui la siesta è d'obbligo.


gato negro


PS: 02.30, e' l'ora di Mexico City

18 gennaio 2007

Dopo il Mostro ecco Oaxaca

Abbandonato il D.F., il nostro viaggio prosegue per Oaxaca, cittadina coloniale e capitale dell'omonimo stato.


Case basse e colorate ornano questo pueblito di 400.000 abitanti.


Arrivando in citta' sembra che la protesta popolare esplosa poco tempo fa non sia mai accaduta.


La citta' é presidiata militarmente alla maniera occidentale: polizia ovunque ma sparsa in piccoli gruppi. Tutte le scritte dell'APPO sono state cancellate, ma considerando che qui almeno 80% é indigeno possiamo capire che la pace che offre la cittá é solo per i turisti.


Ma di questo meglio non parlarne visto le grandi orecchie che ci ascoltano e i grandi occhi che ci guardano.


Poco fa io e la gatita gorda ci siamo sfamati con delle ottime quesadillas: tortillas ripiene del queso del posto e poi fatto fondere alla piastra.


Un piatto con tre quesadillas accompagnato da fagioli, insalata e avogadro (guacamole) il tutto per 25$(pesos messicani) ovvero 2 euro. Seduto e servito in trattoria.


In Messico per mangiare non é un problema, l'importante é essere curiosi, senza preconcetti e chiusura derivante dal nostro belpaese.
Oggi continueremo a conoscere la cittá e iniziamo a per andare a Monte Alban e negli altri siti archeologici.
Hasta luego!





Gato Negro



PS: 12.46, e' l'ora di Mexico City

OAXACA

Ciao Gatti!!!!!
siamo a Oaxaca, il sole e´ forte e caldo e la citta´bella e colorata come sempre...
solo le scritte sui muri ricordano gli eventi degli ultimi mesi, e, nonostante i giornali parlino di continue torure, sparimenti, irruzioni di polizia e paramilitari...il centro vive una tranqullita quasi finta. ieri sera nello zacalo, la piazza centrale, c'era la banda che suonava e la gente che ballava...militari e polizia presidiano da lontano e in poche quantita...
i giornali annunciano nuove marce dell'APPO ma in superficie non si vede niente.
Stamani siamo andati nello storico Hosta S.Isabel. (ricordi gata borracha?)...molto carino e stiamo proprio bene, si spende poco ed e´ molto messicano...abbiamo provato anche a cambiare, ma i posti finti creati per i turisti....non fanno per noi, siamo scappati a gambe levate.
Ci siamo anche appena mamgiati un orden de quesadilla...che significa un piatto con tre tortilla pienie zeppe di formaggio alla piastra, con contorno di fagioli e altre verdure crude che ci siao evitati...visto che finora montezuma non ha colpito!!!!
Ieri venende dal DF abbiamo attraversato l'immenso mare di casine che formano i dintorni del muestro...infinito....25 milioni di persone che abitano per lo piu´in casine ha un piano occupano uno spazio che sembra infinito...anche dall'aereo, figuriamoci in autobus...
abbiamo preso un autobus di seconda classe ed era piu comodo delle nostre corriere...ed e´anche arrivato in orario!
c'erano solo messicani con noi, e questo ci ha fatto piacere....almeno non ci si sente in uno zoo!
le sei ore di pulman, a parte uscire del DF, passano guardando uno spettacolo unico...motagne di cactus di tutte le dimensioni!...
canion...ora che siamo nella stagione secca il deserto sembra ancora piu´ deserto...ma ha anche il suo fascino....e hanno il loro fascino anche le casine sperse nel nulla....che uno si chiede come facciano a vivere in un posto che sembra cosi´ostile....
bene, i minuti del PC stanno finendo cosi´vi saluto e al piu´presto vi faro sapere come vanno qui le cose!



un abrazo a todos
vuestra gatita gorda!




PS: 12.45 l'ora e' di Mexico City

16 gennaio 2007

Hola Gatos, aqui la gata gorda que os escrive....
¿que tal?
El Df siempre es lo mismo...enorme y espectacular...y se conoce la mejor gente del mundo!
Ahier fuimos en Coyoacan el lugar que Cortes elegi´ para si mismo!
Muy lindo, parece un pueblito en la ciudad...tranquilo y colorado.
Fuimos a pasear para el parque Viveros y despues regresamos el la que ahora es nuetra casita..para descansar y dormir la siesta!
En la tarde fuimos en la libreria Reconstruir y al centro social libertario a donde hemos conocidos los compañeros del CAMA, el colectivo autonomo magonista....chido!
Pasamos la tarde con los compas y nos la pasamos de puta madre!
Hoy vamos a ver los murales de Rivera que estan en el palacio nacional, en le centro de cultura en calle argentina y en el palacio de bellas artes....
pero esto es lo que vamos a ver...y por eso os le contare' despues......
pero una cosa es cierta...mañana vamos a Oaxaca...y estais en contacto que os contaremos la ciudad colonica ma's bonita de Mexico.....



un abrazo a todos los gatos...desculpames para los errores pero me falta para llegar a ser com ustedes!!!!!!!

En los proximos dias intentere' de escrivir en castellano...pero tampoco aqui funcionan los acentos!!!!!!

vuestra querida gatita gorda
PS: 9.34 e' l'ora e' di Mexico City

Mexico City e incontri partigiani

Un' altra giornata splendida si affaccia dalla terrazza dell'hostal Moneda.

Ieri dopo Coyacan e una meritata siesta siamo andati ad incontrare i compas del DF.

Non posso dire molto, ma vorrei dire tanto.

Vi parlo solo dei treni della morte.

I treni della morte sono treni che collegano le principali citta' messicane.

Come sappiamo il Messico e' l'anticamera del ricco USA. E la massa povera del sudamerica sogna, auspica e cerca di arrivare in quel territorio maledetto.

Ebbene, la massa di diseredati, cerca di salire su questi treni, partendo dalle citta' piu' a sud del messico.

Solo che il loro viaggio lo fanno all'esterno del treno, su tutte le parti su cui ci si puo' sedere, sorreggere e aggrappare le speranze di una vita migliore.

Molti cadono, molti vengono tranciati dalle rotaie.

E un macabro gioco a tappe. Ad ogni citta' i superstiti saltano giu' e via verso un nuovo treno una nuova possibilita'.

Gli chiamano i treni della morte e ormai sono parte di questa societa'.

Nei paesini in cui questo ammasso di ferro e carne passa, la gente comune, quelli che si ritengono piu' fortunati di chi sta su quel treno, cerca di passargli dell'acqua, del cibo.

Altro paese, altro treno, altra corsa.

Ma come in ogni buon videogioco le prove non finiscono mai. E come a Sarajevo in cui agenzie turistiche italiane promuovevano le battutte di caccia all'uomo. Qui in messico si apre la caccia all'immigrato.

Bang! Colpito! No, si regge ancora con una mano.Bang! Bang! Colpito e affondato.

Chi arriva al nord e' costretto a percorrere il deserto, per arrivare negli USA. Unica tratta di frontiera non controllata. Perche' chi supera il livello del deserto si e' meritata l'entrata nel paese dei sogni e degli incubi.

Game Over.


Gato Negro



PS: 9.24,l'ora e' di Mexico City

15 gennaio 2007

Mexico City: Coyoacan&ananas

Siamo di ritorno da Coyoacan, luogo dei coyote, "piccolo" sprazzo coloniale della citta'.

Case basse e colorate, viali alberati con larghi marciapiedi il parco viveros (vivaio), sono i protagonisti del luogo.

Qui Cortes e la Malinche vi fecero la propria residenza e il perche' e' intuibile.

Sono sulla terraza dell'ostello e dal basso arriva una cacofonia di voci. Il mercato e' ovunque. La citta' e' un grande mercato.

Tutto si vende e tutto si compra. Nessuno si meraviglia di niente.

Citta' strana, con tempi tutti suoi.

Prima delle 10.00 le strade son semideserte, i negozi e le bancarelle ancora in allestimento.

Poi tutto inizia, milioni di persone che si spostano, ti spostano come le onde dell'oceano e ti sommergono di un'adrenalina stancante.

Ore 19.00: inizia a spegnersi tutto e dopo appena un'ora le strade ritornano in mano all'oscurita' e al silenzio.

Tra poco andiamo alla biblioteca recostrucion, dei compagni anarchici del D.F., mentre verso le 17 andremo da un altro collettivo anarchico, il CAMA, sperando di ottenere maggiori informazioni su Oaxaca.

Oggi, mangiato anche il primo ananas. Sublime.

Hasta pronto

Gato Negro.


PS: 13.57, l'ora e' di Mexico City

DF Historia, Flautas y Mole

Ciao Gatti!
Visto che siamo riusciti a cambiare anche l'ora_ Cosi' sapete quando scriviamo...si, perche' mentre li in Italia e' gia' notte...qui stiamo per andare a letto...come le galline!
E' si, Messico non significa vita notturna, e per noi va piu' che bene!
Solo oggi abbiamo camminato 9 ore tra un museo e un altro...e ci siamo rifatti gli occhi di civilta' pre/Noi...grandi civilta', paragonabili agli egizi...e di cui oggi rimangono le rovine delle citta' e i tratti della gente, che ha ancora un po- di sangue indio che gli scorre nelle vene, nonostante credo che non si tratti del posto piu' meticcio al mondo!
Stasera, avendo trovato chiusa la Signora che cucina delle quesadilla meravigliose, siamo andati in un posticino in centro dove vanno i messicani con un po' di soldi e ci siamo mangiati FLAUTAS y Enchiladas al MOLE....slurp.....e la gata gorda...ingorda!!!!!
Mi sto abituando ai 2500 metri anche se la stanchezza e il fiatone mi fanno sentire ancora piu' pesante....jajaja

Dopo la mangiata solito giro nello zocalo dove c'erano le bancarelle e i giovani che suonavano i bonghi e poi siamo tornati in ostello da dove stiamo scrivendo da una ampia terrazza che guarda la cattedrale.
Ogni volta che ora sento le campane, penso ai campanari...quelli conosciuti ieri...che ogni ora sono li sulle torri e muovere quegli enormi cosi che fanno suonare le pesantissime campane!
Oggi abbiamo anche preso i primi colectivos e autobuss...per muoversi...si, perche' la metro e' stracomoda, ma a volte si fa prima per strada...anche se, se dovessero fare un concorso su chi guida peggio, a citta' del Messico ci sarebbero un sacco di concorrenti!
Sulla mitica terrazza dell'ostello ci siamo anche bevuti la prima tequila del viaggio e deciso che facciamo domani....insomma quello che vi aspetta domani sara' Coyoacan...un barrio colonial, colorato e a misura d'uomo, e poi nel pomeriggio andremo a incontrare ancora i compagni della libreria e del centro sociale....ma non preoccupatevi che martedi' ci aspettano i murales di Rivera...e speriamo di essere tanto bravi da descriverli....o da fotografarli!!!!!!!!!

un abbraccio dalla vostra GATA gorda...
nos vemos pronto...
vado a dormire che oggi di movimento ne ho fatto anche troppo!!!!!!!


PS: l'ora e' di Mexico City

Mexico City, tra Maya, Zapotechi e yankee

Sei ore nel museo di antropologia ci hanno fatto capire la grandezza delle civilta' mesoamericane.

Pochi minuti sulla terrazza del nostro ostello ci hanno confermato che il popolo U.S.A e' una razza inferiore. Mi spiace dire questo ma tutti gli indizzi confermano che hanno il cranio poco sviluppato e per questo utilizzano parte degli organi genitali per sviluppare quegli orribili suoni che escono dalla loro bocca.

Ma a parte questa piccola disgressione, citta- del messico si conferma come luogo d'incontro e di scambio.

Ma ora lascio il terreno alla gatita gorda prima che si addormenti qui di fianco e poi spetta al sottoscritto caricarsela giu' per le scale sino in stanza.

Cibo del giorno empanadas al mole. Ottime per chi non soffre di emorroidi.

Ah! Ora locale 9.31, dal prossimo post comparira' ora locale.

Noches

El gato negro


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Non è possibile mettere foto e file...ci dispiace,non dipende da noi!

14 gennaio 2007

Mexico City: tra tapas, quesadilla e anarcopunk

Eccoci, ella seconda citta' piu' grande al mondo! Anche se ormai il calcolo della popolazione, quando si superano i 20.milioni di abitanti, diventa un puro eufemismo.

Solo ora siam tornati all'Hotel Moneda, nostra cuccia per il D.F., stanchi ma veramente pieni: m aquesto forse e' colpa dell'ennesima tapas!

Se la mattinata e' stata da tipico copione turistica, nel pomeriggio ci siamo avventurati a el chopo, il mercatino anarcopunck della citta'. No, non vi preoccupate non ci siamo comprati i collari borchiati, ma tenevamo un appuntamento con dei compagni della biblioteca recostrucion, ove andremo lunedi´.

La citta' e' unica, affascianate e totalmente ..........messicana, non saprei trovare un aggettivo migliore!

Il sole di oggi la resa piu' bella ma allo stesso tempo piu' crudele.

A citta' del messico non ci sono le mezze misure, alla fine la ami o la odi, ma mi accorgo che e' ancora troppo presto per scrivere, le emozioni devono superare ancora le sette ore di fuso orario.

Buenas noches


el gato negro


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citta del messico 1, el chopo e la prima margarita

Ciao Gattacci...
SIAMO IN MESSICO!!!!!
Eh, si...ho superato anche questi 10000 Km in aereo e alla fine sono sbarcata in terra messicana, un altra volta!
Che dire. E` come tornare a casa!
Per prima cosa un elogio ai nuovi aerei transoceanici...video su ogni sedile, 12 canali TV, giochini, musica, e non ricordo piu` altro, ma ne vakeva la pena! Alla partenza ho messo il canale rock altissimo e mi sono evitata il rumore dei motori dell`aereo...per tutto il viaggio tra un giochino e un cartone animato ci siamo dilettati con il canale jazz!
E poi..che dormita. Pranzo con pasta simil al forno e vino bianco...poi vari spuntini...insomma alla fine non volevamo scendere (anche perche` non eravamo riusciti a risolvere il solitario cinese che ci ha tenuto impegnati le ultime 2 ore!)
I 15 minuti di atterraggio sono sempre impressionanti, ma bisogna dire che il pilota e` stato davvero bravo!!!!!


Oggi ci siamo fatti un giro per il centro, visto che siamo soggiornati qui! Siamo saliti sui campanili della cattedrale, abbiamo camminato sul tetto della cattedrale e abbiamo assistito al suono delle campane delle 12...ma qui ci sono ancora omini che di lavoro suonano le campane! Una addirittura fusa nel 1528!
Poi abbiamo passeggiato per il mercato che occupa le strade che circondano il nostro ostello...anche alla ricerca di qualcosa da mettermi, visto che il mio zaino e` rimasto a londra!!!!sigh!!!! Abbiamo anche trovato di che pranzare con delle meravigliose Sincronizadas...tortilla con formaggio fuso e prosciutto!

Siamo poi andati a piedi fino al mercato del chopo...un mercato con vestiti, musica e materiale punk/ska/reagge e siamo andati nella zona dei compagni per incontrare qualcuno e chiaccherare un po!
La sera...che qui va dalle 6 alle 8...perche dopo e` notte...abbiamo passeggiato per le vie vicino alla cattedrale...siamo andati a bere la prima margarita in una cantina in calle Bolivar, abbiamo mangiato quello che ci hanno dato con la margarita (come usa qui) e poi abbiamo continuato verso il centro...fermandoci in un delizioso posticino in cui per meno di 3 euro abbiamo mangiato quesadillas, patate fritte e tacos!
Pieni e felici siamo tornati verso l`ostello...passando per delle bancarelle che ci sono nello zocalo...non ho preso niente, ma mi sono provata uno di quei vestiti che portano le donne indigene qui, di cotone bianco, ricamato con fiori colorati...ma non so...la gata deve pensare...perche` e` vero che sono gorda e la tunica nasconde...ma poi lo uso in europa????
Con questa domanda filosofica e fondamentale per la vita del pianeta vi saluto con un miao tutto messicano, al gusto di tequila!
Domani templo mayor, museo di antropologia, e parco di chapultepec....




`notte a tutti da tenochitlan
la Gata Gorda

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10 gennaio 2007

domani si parte!!!



Ciao Gatti....
domani si parte....e oggi l'isterismo da ultimo giorno si fa sentire...
si inizia a fare lo zaino e non ci sta tutto quello che avevo preparato, ovviamente...così togli-metti-togli-stringi-aggiungi e alla fine sedendomi sopra lo zaino si è chiuso. Ci sono poi gli imprevisti..tipo:il bagnoschiuma che si è aperto ancora prima di partire e ha insaponato tutto il beauty...oppure quello che avevi pensato di mettere e quando sembra tutto fatto è rimasto fuori...insomma una lotta, vittoriosa!
Alla fine, lo zaino, che volevo leggero, pesa i suoi bei 17 Kg e rotti...e ho ancora un po' di cosette sparse sul letto...sempre troppo roba mi porto dietro...argh!
Ma la cosa più bella e che bisogna ricordare..è che dopodomani saremo in MESSICO!!!!!!!!!!!!
Andale Andale!!!
L'inverno, quello serio, qui deve ancora arrivare...e noi lo saltiamo...anche se la Gata Borracha ci ha ricordato, ghignando, che ad aprile...potrebbe fare ancora freddo...!
Eh, si, perchè il ritorno è per aprile...e da dopodomani ad aprile non avrete altro che leggere dove saremo e cosa saremo!
Inutile anticiparvi l'itinerario...perchè non lo sappiamo tanto bene nemmeno noi...o meglio, alcune tappe si sanno, ma non sappiamo tempi e modi, per cui....leggete e saprete!
Sicuramente vi posso dire che da venerd' sera a martedì saremo a CITTA del MESSICO!!!
E dovremo anche avere la possibilità di raccontarvi ciò che vediamo, emozioni, sensazioni....
Ora vi saluto perchè devo ancora farmi la doccia e il mio micione nero sta preparando una lauta cenetta...prima dei tre mesi a tortilla y frioles (ma tanto non sia mai che io perdo un etto...non ho ancora trovato il luogo dove non trovo cibi deliziosi da mangiare in giusta quantità!!)
Bene....micetti....che dirvi?
CIAO CIAO!!!!
Noi partiamo...un altra volta, e stavolta SI FA SUL SERIO!!!!!!!



un beso a todos


la sempre vostra Gata Gorda

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06 gennaio 2007

Vi racconto una favola...


Ciao Gattini, qui la vostra Gata Gorda
...che oggi vi racconta una favola...
Buona lettura, e...a presto!

Il bambino incatenato a un fiore
Ci fu una volta un bambino, anche se non ricordo dove, che viveva incatenato ad un fiore bianco. Era l’incantesimo che gli aveva imposto, non so perché, uno di questi maghi che appaiono spesso nei racconti.
Quel bimbo, che amava la libertà più di qualsiasi altra cosa, all’inizio era molto triste perché non poteva spostarsi da un posto all’altro come voleva ma, col passare del tempo, finì per abituarsi alle sue catene.
Annusava l’odore del fiore, contemplava la sua bellezza e passava il tempo contando i suoi petali. Tuttavia, visto che la vita dei fiori è molto corta, cominciò ad appassire e il bimbo, che aveva dimenticato completamente la sua vita prima dell’incantesimo, lo supplicava:
-Per favore non morire. Non potrei vivere senza il tuo profumo, ne dormire senza ascoltare il sussurro del vento tra i tuoi petali.
-Non devi essere triste per la mia morte-rispose il fiore-. Al contrario, quando io non ci sarò più tu sarai libero, potrai correre per immensi campi di erba verde e fresca, attraversare fiumi le cui acque sembrano suonare dolci melodie quando sbattono sulle pietre e contemplare api che volano veloci come il vento.
Quel bimbo non capiva un parola di quello che ascoltava. Durante la prigionia aveva dimenticato tutto quello che lo circondava per concentrare sul fiore tutti i sui sentimenti, e ora, lo intristiva la sua scomparsa. -Non mi interessa dei campi verdi o delle api veloci!- nessuna di quelle meraviglie poteva compensarlo della perdita che stava per avere. Pianse e le sue lacrime bagnarono la terra.
Per un attimo, i petali del fiore, quasi appassito, acquisirono freschezza e si risollevò sul gambo. Fu solo l’illusione di un momento, un breve risorgere prima della scomparsa definitiva.
Per molto tempo il bimbo rimase vicino ai resti di quello che pensava essere il suo unico amico, ma poi decise di allontanarsi e percorrere tutti i luoghi meravigliosi che gli aveva raccontato. I suoi primi passi furono insicuri come quelli di un bambino piccolo che inizia a camminare. Aveva i muscoli addormentati a causa della mancanza di movimento e la catena aveva lasciato un segno sulla sua caviglia. Durante il suo viaggio incontrò molte persone che ascoltarono la sua storia con interesse.
-Stavi meglio durante la tua prigionia- cercavano di convincerlo. –Lì avevi la tua sicurezza e non dovevi affrontare i problemi della vita. Devi cercare un altro fiore a cui incatenarti. Il bambino, che non riusciva a rendere decisioni perché nessuno gli aveva insegnata a pensare con la sua testa, gli diede ascolto e iniziò a cercare. Viaggiò per montagne e valli, deserti e terre fertili, attraversò l’oceano e arrivò fino ad un luogo coperto di fiori molto più belli di quelli che aveva conosciuto. I loro petali avevano tutti i colori dell’arcobaleno e il scintillio del sole.
-Mi fermerò qui- pensò.
Ma durante la sua lunga ricerca aveva imparato che la libertà è una cosa meravigliosa. Nessun fiore, per quanto bello possa essere, gli sembrava tanto attraente per rimanere legato a suo gambo. Il bimbo si distese nell’erba, stirò gambe e braccia per sentire i raggi del sole con la maggiore intensità e ammirò tutto quello che lo circondava. Per la prima volta da molto tempo poté contemplare il paesaggio, da tutte le posizioni possibili, poiché non aveva nessuna parte del suo corpo legata. Non gli era mai sembrato di vedere il cielo così azzurro, il cespuglio così verde, la terra di un marrone così intenso…Ricordò le parole del Fiore e una lacrima di felicità passò sulle sue guance.
-Nessuno, nemmeno la più bella delle creature, merita un sacrificio della nostra libertà- disse tra se.
Alcune voci interruppero i suoi pensieri. Decise di avvicinarsi e vide una strana riunione. Un gruppo di uomini, donne, bambini e bambine erano seduti in circolo. Stavano decidendo come dividersi il lavoro della raccolta dei fiori e seminarne dei nuovi perché ci fossero la prossima primavera.
-Unisciti al nostro gruppo- gli dissero quando lo videro.
-Sono solo un bambino-rispose- Non saprei prendere decisioni giuste. Inoltre ho vissuto troppo tempo incatenato a un fiore e ho dimenticato come usare la libertà.
-Non preoccuparti, la vita ti insegnerà. Qui ci sono molti bambini e bambine la cui opinione è sempre considerata. Il nostro gruppo ascolta tutte le voci senza preoccuparsi dell’età, del luogo dove sei nato, della statura o del colore della pelle. Anche quando qualcuno parla un'altra lingua, facciamo degli sforzi per capirlo.
Il bimbo si fermò definitivamente in quel posto e fu uno in più del gruppo e incontrò amici e amiche con cui condividere i suoi sogni. Alla fine poté sentire la meravigliosa sensazione di essere libero.


Fine della storia.
Spero che vi sia piaciuta...



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03 gennaio 2007

Elogio della Fuga

Bene, come i freak brothers, anch'io sono pronto per scappare con la mia bandierina cerchiata per per altre mete.
Non è solo la lettura di Henri Laborit che mi fa dare un titolo del genere a questo post, ma è quella ricerca di felicità e desiderio che in questi luoghi italiani mi sembrano ormai esauritisi. Ognuno di noi ha il diritto se non il dovere (anche se di doveri è meglio non parlarne!) di ricercare la propria felicità. Molte volte questa felicità, questo nostro appagamento del desiderio è lì davanti a noi, basta fare un passo, allungare una mano e......Ma, nelle storie ci sono sempre i ma, ma poi cosa penseranno gli altri, ma come faccio a lasciare tutto, ma il lavoro, ma la lingua, ma se cadesse un meterorite o scoppiasse la peste bubbonica.
Un educazione basata sul dovere, sul sacrificio e sulla repressione di quello che si chiama desiderio e della ricerca del piacere ci ha incollato dentro di noi tanti dubbi tramite i tanti MA.
Scrollarseli di dosso significa perdere una parte di noi che ci ha accompagnato per anni, ma saperseli crollarseli significa anche fare spazio dentro di noi, aumentare le nostre capacità, nella stessa maniera come si può aumentare lo spazio di un hard disk.
La Fuga, in tutto ciò?
E' solo un mezzo, una possibilità che ci si da, sperando di essere più veloci degli spettri che ci rincorrono.

Gato Nero






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01 gennaio 2007

2007 miagolii di libertà!

Los gatos libres augurano a tutti un meraviglioso 2007

di lotte per la libertà, di guerra al potere e di corsa all'emancipazione dell'uomo, della donna e dei gatti!

Feliz ano nuevo a todos los gatos que nos leen...
...salud y anarquia!

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