10 ottobre 2006

da Cadiz a Cordoba

Hola gatitos! Que tal? Come vi ha già accennato la gata gorda abbiamo avuto un pò di problemi per trovare un computer o come si dice in spagnolo ordinador.
Domenica siamo stati a Cadiz e devo dire che ho compreso lo stupore dei fenici quando sono arrivati su queste spiagge più di 4.000 anni fa.
Cadiz è un'isola legata al resto della spagna da una lingua di terra artificiale e da pochi anni da un ponte sopraelevato. Ciracondata dall'atlantico, la città si sviluppa per budelli strettissimi in cui l'odore di pesce e molluschi fritti è predominante, naturalmente non manca il jamon -prosciuto crudo iberico- ma è nella qualità e nella diversità del pesce che si comprende la ricchezza di questa città. Non mancano le chiese sorte sopra le mosche, che a loro volta son sorte sopra templi romani e che a loro volta son sorti sopra i luoghi di culto del popolo indigeno: gli iberi.
Abbandonata Sevilla, dopo un ulteriore giro di tapas, siamo approdati a Cordoba.
Capitale del califfato arabo per centinaia di anni, è l'espressione maggiore dell'arte moresca, grazie alla sua mezquita.
Sapete come sono restio ai luoghi di culto, ma quest'opera di architettura e decoro lascia di stucco. `
La mezquita, la moschea più grande d'occidente con i suoi 24.000 mq di copertura, con i suoi unici archi a treccia e gli stucchi semplici e armoniosi nello stesso tempo.
Realizzata tra il 700 e il 900 A.C., dopo la riconquista cattolica del 1.300 è diventato luogo di culto dei cattolici.
Come sappiamo i cattolici si contraddistinguono per il loro essere parassiti e zecche della società e come tali si son comportati in questo caso: hanno realizzato una cattedrale all'interno della moschea.
Vi posso dire che dopo aver visto lo scempio di questi parassiti della società ho sinceramente pensato che al cattivo gusto non c'è limite. Per fortuna la bellezza della mezquita è rimasta quasi del tutto invariato.
Cordoba va ricordata anche pèr il suo particolarissimo vino, il montilla, un bianco davvero unico, un barricato che esprima la durezza di una terra arida ma fertile.
La vuelta a Cordoba finisce qui, il resto e poco o niente, in quanto la città è in uno stato di abbandono non indifferente.
Ora siamo a Madrid e domani si parte per Toledo, che ci si incontra con i compagni della CNT locale e noi ne approfittiamo per vedere la città delle tre culture.
Bueno, me voi a descansarme

el gato negro

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Non è possibile mettere foto e file...ci dispiace,non dipende da noi!

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